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AC/DC copertinaCosa significa quando Gesù dice in Luca 17,5-6 : "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe." ?

Qui Gesù collega la fede all'esecuzione di un ordine assurdo, senza senso, da parte della pianta di gelso. Il gelso è una pianta, un vegetale e, secondo me, rappresenta il comune cittadino/fedele del tempo di allora  che segue e ascolta gli insegnamenti dei farisei, dei sacerdoti, dei maestri del tempio. I discepoli di Gesù sono invece persone rozze, con poca fede, si ritengono servi inutili, come dice Gesù più avanti nello stesso capitolo. Di conseguenza possono fare poco. Se già tu stesso ti ritieni inutile, non puoi fare molto.

Qui, secondo me, la fede non è collegata all'ottenere super poteri tali da far compiere azioni senza senso e assurde alle cose. Gesù vuole fare capire che la fede è collegata alla propria fiducia in se stessi, nei propri valori, nel proprio Spirito, perché Dio è un valore, Dio è Spirito, misericordia e perdono. Se credi in te stesso, nei tuoi valori, facendo di Gesù un valore, se credi nelle tue idee, nel tuo spirito, allora acquisisci un certo carisma, un talento, così chi ti sta intorno è portato a seguirti e ad ascoltarti, perché vede in te un esempio positivo.

Questo vale non solo in ambito religioso, ma vale anche in campo politico, sportivo, scientifico, mediatico. Pensa al carisma di persone contemporanee come Silvio Berlusconi, Beppe Grillo, Matteo Salvini, il Papa. Loro credono in se stessi, nei propri valori, nelle proprie idee giuste o sbagliate che siano e potrebbero dire ai loro "fan/fedeli": «andate a fare il bagno all'inferno» ed essi li ascolterebbero.

Perciò come possiamo riscrivere quelle parole di Gesù per renderle più comprensibili? Secondo me in questo modo: se aveste un minimo di carisma o di talento e credereste in voi stessi, potreste dire ai vostri fan/discepoli/follower qualunque cazzata come: andate a fare il bagno nel vino, ed essi vi ascolterebbero.

Del resto, se il guru carismatico degli AC/DC si mette in testa un assurdo e senza senso cornetto luminoso di rosso e migliaia di suoi fan fanno altrettanto per imitarlo, un fondo di verità nelle parole di Gesù ci sarà.

L'ombra piedi a pagamento

toilette_wc_pagamentoIn una società capitalista come la nostra anche l'ombra si paga, come si paga ogni bisogno, giustamente. Ma è sbagliato. In una società capitalista, tutto si paga, perché tutto viene privatizzato e finisce sotto il dominio della Proprietà Privata che legittima l'accaparramento del territorio e delle sue risorse nelle mani di un soggetto privato sulla base dei bisogni anche fittizi dei cittadini da sfruttare. In una società capitalista, lavorare gratis, senza essere pagati, sul lungo periodo, porta al fallimento il lavoratore sottopagato o che lavora gratis. Così l'ombra dei piedi a gratis porta al fallimento il gestore dell'ombrellone, il quale ha acquistato l'ombrellone con un mutuo da pagare.

Il "territorio" e il suo accaparramento da parte di soggetti privati lo possiamo anche chiamare in termini economici: "mercato". "Conquista di nuovi territori" equivale a dire: "conquista di nuovi mercati".

Non ci vuole una grande intelligenza per capirlo. Tuttavia sulla spiaggia a Ferragosto, nessuno ti obbliga a camminare sulla sabbia rovente per andare da Beppe Grillo a pagare un euro l'ombra per i piedi del suo ombrellone, come il noto comico mostra in un suo video ironico: "Tempi di crisi". Puoi camminare sul bagnasciuga o battigia della spiaggia, sempre che questa non venga accaparrata e recintata da un soggetto privato legittimato dalla civile cultura occidentale capitalista a farti pagare per accedervi.

Non è quindi il caso di meravigliarci o scandalizzarci se il migrante che arriva in occidente squattrinato, poi esegue i suoi bisogni sulla strada o sul marciapiede. Evidentemente l'avanzata civiltà occidentale che si riempie la bocca di globalizzazione e circolazione dei capitali non può provvedere a dotare il territorio di WC e toilette ad accesso gratuito per tutti, pena il suo fallimento, per venire incontro ai bisogni di ogni cittadino.

Un società dominata dalla Proprietà Privata e dal Capitale che ne consegue non è quindi una società civile.

La morte di Enzo Trapani

Enzo Trapani è stato un noto regista della televisione italiana. Lavorò in Rai e diresse diversi spettacoli innovativi e di successo tra cui Stryx del 1978, uno spettacolo in sette puntate trasmesso dalla RAI (la settima puntata fu sospesa in seguito alle proteste dei vertici della RAI per i contenuti "forti"; ritenuti al limite della pornografia e del vilipendio alla religione, inaccettabili per la cultura bigotta e ipocrita di quei tempi) , "te la do io l'America" del 1981 con Beppe Grillo, "te lo do io il Brasile" del 1984 con Beppe Grillo, Fantastico degli anni 1979, 1981,1982,1983.

... Sei l'ospite d'onore del ballo che per te suoniamo, posa la falce e danza tondo a tondo: il giro di una danza e poi un altro ancora e tu del tempo non sei più signora...

Enzo Trapani muore suicida il 14 novembre 1989.

Riporto un commento di un lettore che scrive al Pd-l e che ho letto sul blog di Beppe Grillo al post Free Blogger del 12 novembre 2008, a seguito di una notizia pubblicata da Punto Informatico alcuni giorni fa.

"Ho letto che il vostro segretario, zitto, zitto, come si addice a voi politici metafisici, a braccetto con la "parte avversa" e seguendo le orme del caro prodi, ha deciso d'imbavagliare la rete con leggi bulgare sui blog.......quindi blog come progetti editoriali, roc e pene di stampa clandestina.
Ma purtroppo per voi noi giovani siamo nati liberi e nonostante tutti i vostri affondi rimarremo liberi.....non potrete fermare la rete, sarebbe come cercar di far incagliare una portaerei sui navigli di Milano........non potrete fermare la libertà di pensiero e la libertà d'informazione che oramai è peculiarità della rete.
Vergognatevi......Voi, la P2, la rinascita democratica, i vostri vecchi militanti nostalgici di Stalin e di Chruscev, Vergognatevi per il vostro continuo baciare il culo a quei mafiosi della "parte avversa" .....Vergognatevi per tutto l'oro in cui navigate mentre noi non abbiamo più neanche da mangiare.......Vergognatevi per la vostra ipocrisia, per il vostro essere cosi nebulosi, cosi marci dentro, Vergognatevi per tutti i condannati che stanno nel vostro partito e per come avete ridotto questo paese assieme ai vostri soci della "parte avversa", voi non avete nulla a che fare con noi e non ci potrete mai distruggere, perchè a vostra differenza NOI SIAMO LIBERI e togliendoci tutto non farete altro che renderci consapevoli e la consapevolezza del popolo vi deve terrorizzare molto più di qualche blog,
Con tanta rabbia,
Zomo
"
zomo zomo 13.11.08 11:15|

Evidentemente si tratta di un giovane piuttosto deluso e demoralizzato per come vanno le cose. Questo giovane, di cui condivido in parte il pensiero, parla di libertà. Dice: "noi giovani siamo nati liberi ...". Non è proprio vero dal mio punto di vista di cristiano che l'uomo nasce libero. L'uomo non nasce libero, ma nasce schiavo del peccato e acquisisce la libertà, la vera libertà di figlio di Dio con il sacramento del Battesimo che lo libera dal peccato originale. Poi l'incontro con Gesù nella Eucaristia e la fede in Lui ci porta ad un grado di libertà più elevato che si realizza nell'intima amicizia con Gesù stesso e che ci libera dai vincoli della legge. E' Gesù che libera veramente l'uomo, perché l'uomo da solo non può fare niente.

Per il resto mi unisco anche io al grido di "Vergogna!" che questo giovane manda al partito nel quale probabilmente ha perso la fiducia.

Aggiungo, sempre da cristiano, a osservazione del commento che rispecchia il sentimento di tanti giovani, che i politici non si lasciano terrorizzare dal popolo e anche il popolo non ha motivo di temere i politici. Gesù dice di non aver paura, dice di non temere chi può solo uccidere il corpo, ma è impotente nei confronti dell'anima. Lui dice chi dobbiamo temere: "Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui".Luca 12,5

Come cristiani siamo tenuti a seguire la voce di Gesù che parla alla nostra anima, siamo tenuti ad amare anche a costo di essere perseguitati, e se un provvedimento politico o una legge ci pare andare contro la nostra coscienza di cristiani, siamo tenuti purtroppo a disubbidire, come ha disubbidito Gesù che guariva per amore anche quando la legge lo vietava.

Ricordiamocelo: "temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui". Luca 12,5

"Geenna" dal dizionario De Mauro: "nel Nuovo Testamento, luogo di espiazione eterna con il fuoco, fig., luogo di atroci tormenti e sofferenze".

Ora pensaci sù: chi ha il potere di gettare nella Geenna?

Forse Dio? Non credo che Dio getti l'anima di qualcuno nella Geenna, perché Dio è amore e poi Dio ha sacrificato suo figlio per salvarci e non per condannarci o gettarci nella Geenna.

Allora chi? Il diavolo? Non credo, perché il diavolo è tentatore e assassino e può solo uccidere il corpo, ma è impotente nei confronti dell'anima.

E allora chi? Il peccato, cioè TU, uomo peccatore che disubbidisce a Dio, all'amore! Tu peccatore hai il potere di gettare la tua anima nella Geenna, soltanto Tu e nessun altro. Per questo è importante il Battesimo. E' importante battezzarsi per essere liberati dal peccato originale, perché è il peccato che ha il potere di gettare l'anima nella Geenna, nella sofferenza eterna.

Il peggio dell'italiano

Secondo Eugenio Scalfari, Beppe Grillo impersona il peggio dell'italiano, come si può ascoltare in questo video.

Ora facciamo finta che al posto di Beppe Grillo ci sia Gesù che non è italiano, ma è ebreo, ma non importa e facciamo alcuni confronti.

Chiedo, Beppe Grillo va nelle piazze a rivoltare le bancarelle dei commercianti e a scacciarli? Sì o no? No, non mi risulta, semmai qualche insulto glielo manda ai commercianti, ma anche Gesù insultava i farisei e i maestri della legge che commerciavano nel Tempio definendoli sepolcri imbiancati e razza di vipere.

Se ci andassi io a scacciare i commercianti dalle piazze e dalle chiese, mi arresterebbero subito.

Beppe Grillo non fa altro che il suo mestiere di comico e di cabarettista scomodo, come scomodi erano i discorsi di Gesù per i farisei e i legislatori di quei tempi. Un Gesù che veniva accusato dal potere mediatico di quei tempi di impedire al popolo di pagare le tasse, come si legge nel Vangelo.

Vediamo:

Dal Vangelo secondo Luca 23,2-14.
Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: "Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re". ... Ma essi insistevano: "Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui" ... C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. ...

Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, disse: "Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; ... "

Gesù veniva accusato di sobillare il popolo e di impedire il pagamento dei tributi, cioè delle tasse a Cesare e di farsi re. Per queste ragioni si chiede al potere giudiziario di quei tempi di condannare Gesù. Anche Beppe Grillo, a modo suo, riunisce migliaia di persone e "sobilla" il popolo oltre a protestare per le tasse che deve pagare in conseguenza del finanziamento statale all'editoria. Se Eugenio Scalfari fosse vissuto ai tempi di Gesù, molto probabilmente avrebbe indicato Gesù come il peggiore tra gli ebrei, così come oggi indica Beppe Grillo, secondo me e, Beppe Grillo avrebbe rischiato di essere condannato come Gesù.

Notare che sullo sfondo del video risalta la scritta: "L'uomo che non credeva in Dio". Chi è quell'uomo? Chiunque sia, mi viene da chiedere se ora ci crede in Dio.

Eugenio Scalfari è una persona anziana di notevole cultura e che va rispettata. Io non condivido molti suoi pensieri, ma lo rispetto. Lui esprime una sua opinione su Beppe Grillo, tuttavia trovo fazioso e ingiusto questo modo di "denigrare" e "dare addosso", da parte del potere mediatico e televisivo, ad un comico per quello che dice e per quello che propone.

Non dimentichiamo che anche l'attore commediante Vittorio Sgarbi ha espresso una sua opinione negativa su Beppe Grillo, definendolo un fenomeno di bullismo informatico e di qualunquismo, nella trasmissione AnnoZero di Santoro.

Con Beppe Grillo ci troviamo di fronte ad un uomo che denuncia alcuni malanni di questa società e della classe politica e mediatica, anche con toni pesanti e poco rispettosi, secondo me, verso diversi soggetti e personaggi pubblici più in vista, facendosi portavoce ironico di tante persone che, firmando le sue proposte di referendum, manifestano un disagio sociale e una richiesta di ascolto. Trascurare questo fenomeno e ignorarlo o peggio ancora additarlo come il peggio dell'Italia, non è saggio, perché può degenerare in peggio. Non è lo scontro verbale, ma l'ascolto che si deve cercare, nel rispetto reciproco della persona umana, altrimenti si rischia di creare un clima di tensione sociale che non porta da nessuna parte.

Il Signore degli eserciti

Gli eserciti del Signore.

Il Signore rispose a Samuele: "Non guardare al suo aspetto né all'imponenza della sua statura. Io l'ho scartato, perché io non guardo ciò che guarda l'uomo. L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore". 1 Sam.16,7

[45] Davide rispose al Filisteo: "Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che tu hai insultato.

Ripetita iuvant

Attenzione alla croce sullo sfondo!

I referendum sono tre ...

A Torino si è tenuto il V2-Day sull'informazione. E' una questione di soldi, ma non solo! Beppe Grillo chiede di firmare per tre referendum: eliminazione (abrogazione) del finanziamento statale all'editoria, eliminazione dell'Ordine dei giornalisti, eliminazione della legge Gasparri.

Il popolo del V2Day chiede maggiore libertà di informazione, una maggiore pluralità dell'informazione e soprattutto la verità nell'informazione.
Verità e libertà sono già state legate da Gesù più di duemila anni fa in una sua famosa frase riportata nel Vangelo di Giovanni, Vangelo che se fosse letto e vissuto, non ci sarebbe bisogno di Beppe Grillo in piazza.

Ora Dio manda Beppe Grillo, perché Dio interviene nella Storia e si serve anche dei comici come Beppe Grillo per ricordarci e riaffermare dei valori già contenuti nel Vangelo di Gesù che non valgono soltanto nel settore dell'informazione, ma anche nella sfera dei rapporti umani. Quei valori che ora Grillo urla al vento sono: verità e libertà.

Vediamo:

dal Vangelo secondo Giovanni, cap. 8:

31-38. Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". Gli risposero: "Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?". Gesù rispose: "In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!".

Anche Gesù ha dato la vita per la nostra libertà!

Si dice che dove non c'è giustizia, c'è vendetta e la vendetta chiama vendetta.
Qual è il confine tra giustizia e vendetta?
Vediamo prima cosa dicono il Vangelo e alcuni profeti biblici in merito alla giustizia.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Mt. 5,6
Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. Mt. 5,10
Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli. Mt 5,20

Ma guai a voi, farisei, perché pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erba, e trascurate la giustizia e l'amor di Dio! Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. Lc.11,42

Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti? Io vi dico che renderà giustizia con prontezza. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra? Lc. 18,7-8

Appunto. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra? E' Dio che rende giustizia agli uomini e lo fa con prontezza. Alla giustizia di Dio corrisponderà la fede degli uomini? Si chiede Gesù.

Dio ama la giustizia: "Io sono il Signore che amo il diritto e odio la rapina e l'ingiustizia: io darò loro fedelmente la ricompensa e stabilirò con loro una alleanza eterna. Isaia 61,8

Ma cosa è la giustizia secondo Dio ?

Risponde Geremia 22,13: Guai a colui che costruisce la sua casa senza giustizia e le sue camere senza equità; che fa lavorare il prossimo per nulla, non gli paga il suo salario.

Risponde Isaia 1,17: imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l'oppresso, fate giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova!

Risponde anche Zaccaria 7 :[8] Questa parola del Signore fu rivolta a Zaccaria: [9] "Ecco ciò che dice il Signore degli eserciti: Praticate la giustizia e la fedeltà; esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo prossimo. [10] Non frodate la vedova, l'orfano, il pellegrino, il misero e nessuno nel cuore trami il male contro il proprio fratello".

Cosa risponde il Papa?
B16: "Da Ratzinger, un messaggio per "gli ultimi" e "le persone rette e oneste che soffrono per le sopraffazioni". Cita il Vangelo: "Come potreste pensare che il vostro Padre celeste, buono e fedele, il quale desidera solo il bene dei suoi figli, non vi faccia a suo tempo giustizia? La fede ci assicura che Dio ascolta la nostra preghiera e ci esaudisce al momento opportuno, anche se l'esperienza quotidiana sembra smentire questa certezza".
Il Papa fa centro e risulta allineato con Dio.

Cosa è invece la giustizia secondo l'uomo?
Chi risponde?

Risponde Beppe Grillo cabarettista comico, molto polemico. Lui protesta perché nessun partito ha chiesto le dimissioni del Ministro della Giustizia e, riportando una lettera di Marco Travaglio, dice: Questa è la soluzione finale dopo vent’anni di guerra della politica alla Giustizia. ... fermare sul nascere le indagini sul potere..
Beppe Grillo ha una idea di giustizia conflittuale e meno serena di quella divina, per lui la giustizia consiste nel chiedere le dimissioni del Ministro della Giustizia. Un assurdo che più assurdo non si può.

Risponde Clemente Mastella Ministro della Giustizia : "La legge è uguale per tutti".
Mastella si allinea sulla Costituzione italiana e per lui la giustizia è la legge dello Stato che deve essere uguale per tutti (del resto essendo un uomo di Stato deve recitare quella parte). E', a mio avviso, un concetto distorto e contraddittorio di giustizia (vedi immunità parlamentare), perché la legge dello Stato non è mai perfetta come quella di Dio e soprattutto non contempla la misericordia e il pentimento se non in forme marginali.

Risponde Luigi De Magistris, magistrato: "Davanti alla legge, i potenti non sono uguali come tutti gli altri."
De Magistris ha una idea di giustizia diversa e sconfessa il Ministro della Giustizia dicendo in una intervista al Corriere della sera che i potenti, davanti alla legge, non sono uguali come tutti gli altri. Quindi, a sentire il magistrato, la legge non è uguale per tutti. Ma allora ci prendiamo in giro?

In tutto sto casino l'unico che si salva è il Papa, almeno lui è coerente e dimostra di aver capito la logica di Dio in merito alla giustizia, ben diversa dalla logica che hanno gli uomini della giustizia.

E secondo te cosa è la giustizia? E cosa è la vendetta? Che differenza c'è tra giustizia e vendetta? Si può dire che la vendetta è una una forma di giustizia "fai da te" ?
Con il sistema giudiziario e legislativo l'uomo laico stabilisce le regole e rinuncia a farsi giustizia (vendetta) da sé per i torti subiti, delegando lo Stato in tale compito.
L'uomo, credente in Dio laico o non laico, invece dovrebbe rinunciare a farsi giustizia da sé delegando Dio in tale compito, sulla base di quanto abbiamo letto nel Vangelo.

Purtroppo ciò non avviene o avviene raramente. Dio viene spesso messo da parte, non considerato e si preferisce ricorrere alla giustizia del sistema giudiziario fatta di legali e tribunali. Così la Giustizia finisce per collassare e non riesce a stare dietro a tutti i crimini e torti che vengono commessi, molti reati finiscono prescritti per l'uomo, ma non per Dio. Non sarebbe meglio, difronte ad un torto subito, lasciare correre, confidando nella giustizia divina? Quanti sono disposti a confidare nella giustizia di Dio?